Disorder, dopo l'Inghilterra il nuovo progetto d'arte di Bjcem approda a Torino Milano Marsiglia

30 artisti under 30 da 15 paesi del Mediterraneo, come Siria, Egitto, Italia, Francia

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Disorder, dopo l'Inghilterra il nuovo progetto d'arte di Bjcem approda a Torino Milano Marsiglia

30 artisti under 30 da 15 paesi del Mediterraneo, come Siria, Egitto, Italia, Francia

All’interno di un percorso d’indagine legato al Mediterraneo, alle nuove generazioni ed alle pratiche artistiche contemporanee, il Comune di Milano e l'associazione internazionale BJCEM presentano dal 14 Novembre all'11 Dicembre, Disorder, un progetto di laboratori, residenze, performance ed esposizioni che coinvolgeranno diverse realtà locali ed un gruppo di trenta artisti internazionali.

In questo modo il Comune di Milano, membro fondatore dell'associazione Bjcem, avvia un percorso di interventi ed iniziative che, anche in vista dell’Expo del 2015, rivolge una particolare attenzione al futuro e allo sviluppo dell’area del Mediterraneo.

Curato da Marco Trulli e Claudio Zecchi, il progetto Disorder viene ospitato alla Fabbrica del Vapore e vede la collaborazione dell'Associazione FDVLAB e dei laboratori della Fabbrica del Vapore, tra cui Careof DOCVA. Inoltre sono previsti incontri e seminari con il coinvolgimento tra gli altri delle associazioni di Esterni, Arci Milano ed Art Kitchen. Un tentativo quindi di creare una piattaforma di dialogo e scambio che intreccia il piano delle reti locali con quello delle reti internazionali.

Il progetto è nato in occasione della partecipazione di BJCEM a WEYA, World Event Young Artists, evento che si è svolto a settembre 2012 a Nottingham e durante il quale sono stati presentati oltre 100 artisti, alcuni dei quali hanno ideato e realizzato un lavoro ad hoc per Disorder. BJCEM ha poi deciso di proseguire il dialogo sul Mediterraneo facendo di Disorder un percorso che oltre a Milano prevede un'anteprima a Torino in occasione della fiera The Others (9-11 novembre) e un evento a Marsiglia ad Espace Culture lungo la famosa Canébiere (16 novembre - 22 dicembre).

Nella tappa milanese Disorder vuole allargare i confini del suo percorso, aprendosi alla città e creando le premesse per un incontro tra gli artisti coinvolti e le realtà artistiche e culturali che operano sul territorio, a partire dai laboratori della Fabbrica del Vapore. Careof DOCVA, nell’ambito del progetto FDV Residency Program, residenza per creativi alla Fabbrica del Vapore, ospiterà una parte degli artisti e organizzerà una serie di studio visit.

A quest’opportunità si aggiunge un workshop, curato da Marco Trulli e Claudio Zecchi, che coinvolgerà sia artisti milanesi sia artisti stranieri, che, lavorando in coppia, esploreranno il rapporto con il territorio in una riflessione orientata verso il futuro, in risposta al “disordine” generato da una dimensione ormai completamente schiacciata nel presente.

Inoltre, l’artista performativa Martina Conti, condurrà un laboratorio che coinvolgerà dieci performer non professionisti, selezionati sul territorio tramite un bando, i quali prenderanno poi parte alla sua performance A reading sculpture.

La mostra Disorder rappresenta infine il fil rouge che lega insieme tutti questi momenti, presentando i lavori di trenta artisti che, spaziando dalla fotografia alla pittura, dalla performance all’installazione, dal disegno spaziale che sconfina nel design, sono portatori di quel dialogo interdisciplinare che è alla base del progetto.

Una sezione del progetto Disorder anticiperà l’evento milanese in occasione di The Others, la giovane fiera dedicata agli artisti emergenti che si terrà a Torino dal 9 all’11 Novembre in contemporanea con Artissima. In quell’occasione BJCEM presenterà un’installazione dell’artista turco Hasan Salih Ay ed una performance dell’artista italiano Marco Cecotto. La collaborazione con The Others prevede inoltre che un artista tra tutti quelli presenti alla Fiera venga selezionato per partecipare alla prossima Biennale. La selezione verrà effettuata da Alessandro Castiglioni, responsabile dei programmi educativi al Museo MAGA di Gallarate e membro del team curatoriale della prossima Biennale insieme a Marco Trulli e Claudio Zecchi di Cantieri d’Arte (Roma), Ivana Mestrov e Ivana Bodrovic di Loose Association (Zagabria), Delphine Leccas e Charlotte Banks (Damasco) e Nadira Laggoune (Algeri).

Infine a Marsiglia, dal 16 Novembre al 22 Dicembre, in occasione dell’evento Retour de la Biennale, organizzato dal socio di BJCEM Espace Culture, verranno presentati i lavori degli artisti francesi Leïla Anis, Mathias Isouard, Moussa Sarr, Younes Baba-Ali e Hyphen Hyphen.

Un blog su Disorder, che raccoglie informazioni sul progetto e sugli artisti che vi prendono parte, è on-line all’indirizzo: http://dis0rd3r.wordpress.com


Bjcem è un network internazionale, fondato a Sarajevo nel 2001 e con sede a Bruxelles, che conta oltre 60 partner da tutti i paesi del Mediterraneo, tra questi figurano enti pubblici, istituzioni culturali ed organizzazioni indipendenti che insieme lavorano per la promozione del dialogo interculturale attraverso il sostegno alla creazione artistica delle nuove generazioni.

L'organizzazione tra le sue attività principali promuove ogni due anni l'evento itinerante Mediterranea. Young Artists Biennial che nel 2013 avrà sede ad Ancona dal 6 al 9 giugno.


DATE, LUOGHI e ARTISTI di DISORDER


Bjcem presenta Disorder a The Others

Venerdì 9 - domenica 11 Novembre 2012

Ex-Carcere “le Nuove” Via Borsellino, 3 Torino

Artisti: Hasan Salih Ay (TR/Turchia), Marco Cecotto (I/Italia)

Orari:

Inaugurazione stampa giovedì 8 novembre 2012, dalle 13 alle 17

Aperture al pubblico: dalle 18 alle 23, ingresso Euro 3




Bjcem presenta Disorder alla Fabbrica del Vapore

A cura di Marco Trulli e Claudio Zecchi

Mercoledì 14 Novembre – venerdì 14 Dicembre 2012

Fabbrica del Vapore, Via Procaccini, 4 Milano

Orari:

Inaugurazione: mercoledì 14 novembre ore 18-20

Apertura al pubblico nei giorni successivi: dal 15 novembre all'11 dicembre ore 12-20, orario continuato, ingresso gratuito


Artisti: Muna Amareen (HKJ/Giordania), Syrian Anonymous Exhibition (SYR/Siria), Esther Strauβ (A/Austria), Fatmir Mustafa (RKS/Repubblica del Kosovo), Younes Baba-Ali (MA/Marocco), Isabella Mara, Camilla Monga, Serena Porrati, Mariagiulia Serantoni, Domenico Stranieri, Ramona Zordini (I/Italia), Martina Conti (RSM/San Marino), Tzion Abraham Hazan (IL/Israele), Mohamed Alaa (ET/Egitto), Johann Lurf (A/Austria), Igor Bošnjak (BiH/Bosnia Erzegovina), Moussa Sarr (F/Francia), Orr Menirom (IL/Israele), Mathias Isouard (F/Francia), Marco Cecotto (I/Italia), Fabrizio Cotognini (I/Italia), Mustapha Akrim (MA/Marocco), Victoria Leonidou (Cipro), Marwa Adel (ET/Egitto), Mito Gegič (SLO/Slovenia), Dimitris Efeoglou (GR/Grecia), Andrea Lüth (A/Austria), Fokus Grupa (HR/Croazia).


Programma


14 Novembre

h. 18 - Inaugurazione

h.19.30 - Marco Cecotto | Squeezin sounds out of light | Performance

h.20.00 - Marco Cecotto | Squeezin sounds out of light | Performance


15 Novembre

h. 10-13.30/15-18  - Mapping the Future | Workshop

h. 18  - Incontro su “Pratiche che agiscono sul territorio” con l’Associazione Esterni

h. 14.30-18  - A Reading Sculpture | Laboratorio

h. 19  - Aperitivo presso Cascina Cuccagna


16 Novembre

h. 10-13.30/15-16  - Mapping the Future | Workshop

h. 16-18  - Incontro su “Arte Pubblica ed autoproduzione” con l’Associazione Art Kitchen

h. 14.30-18  - A Reading Sculpture | Laboratorio


17 Novembre

h. 11.00 - Presentazione del workshop Mapping the Future e dei lavori realizzati dagli artisti

h. 15-19  - Martina Conti | A Reading Sculpture | Performance

h. 19.30  - Happy Disorder c/o Arci Bellezza


Presentazione del workshop Mapping the Future e della fanzine realizzata dagli artisti

Presentazione degli esiti del progetto Milano e Oltre, realizzato da Connecting Cultures

Concerto di Matteo Manzo, della band  “La linea del pane”

Concerto di Enrico Esma


Gli spazi:


*Le performance di Marco Cecotto si terranno presso il DIDstudio di Ariella Vidach/AIEP, presso la Fabbrica del Vapore, Via Procaccini 4, Milano.

Ariella Vidach/AIEP t. 02 3450996 @ info@aiep.org

http://www.naonuoviautorioggi.net/nao-performing-festival/


*L’incontro con l’Associazione Esterni si terrà presso la Cascina Cuccagna, Via Cuccagna 2, Milano.

ESTERNI t. 3892424908 @ info@esterni.org www.esterni.org


*L’incontro con Art Kitchen si terrà presso lo spazio Superground, Via Bussola 4, Milano.

ART KITCHEN t. 02 89070527 @ you@artkitchen.org

www.artkitchen.org


*La serata Happy Disorder si terrà presso il Circolo Arci Bellezza, Via Bellezza 16,    Milano.

ARCI BELLEZZA t. 02 58319492 @ cultura@arcibellezza.it

www.arcibellezza.it



Bjcem presenta Disorder a Marsiglia

Evento promosso da Espace Culture nell’ambito del progetto Retour de la Biennale

Sedi varie

Venerdì 16 Novembre – Sabato 22 Dicembre 2012


Artisti
: Leïla Anis, Mathias Isouard, Moussa Sarr, Younes Baba-Ali e Hyphen Hyphen

 


Media relation & event design

Diana Marrone at pr/undercover – Venice, Milan, Naples

Web: www.prundercover.com




 

When the curiosity killed the cat: Question time con Emiliano Paoletti, segretario generale di Bjcem

  • Un presidente finlandese, un board di direttori provenienti da oltre dieci paesi diversi che vede gomito a gomito non-profit, direttori di musei, vice sindaci e assessori dei vari partner e membri da Grecia, Cipro, paesi arabi, ebrei e cristiani. BJCEM è una storia unica nel panorama delle Biennali, perché lavora solo con artisti under 30. Come segretario generale del network dal 2010 ci spieghi meglio il posizionamento ed il conseguente fundraising per un evento e un network come BJCEM nel panorama – sempre più vasto, sempre più agguerrito – di biennali e festival dedicati alle arti contemporanee?


Il motore di tutto è l'idea di lavorare in rete come forma sostenibile di produzione culturale, in cui tutti mettono a valore esperienze, energie e competenze a sostegno della nostra missione. Una sostenibilità che va ben al di là dell'aspetto economico e che implica un grande lavoro relativo alle ricadute nei territori, alla creazione di una comunità internazionale, alla volontà di sostenere percorsi di crescita in grado di generare esperienze condivise di scambio ed incontro. In questo senso le nostre energie vanno principalmente in direzione centrifuga e non centripeta e questo condiziona il nostro posizionamento nel panorama internazionale, che è invece caratterizzato da realtà che hanno un centro molto forte e definito.

In questo senso anche il nostro fundraising si concentra più su una grande quantità di azioni e sostegni a livello locale nei nostri tanti territori che contribuiscono ognuno con la propria parte al sostegno della rete e dei suoi progetti. Siamo però convinti che con il grande lavoro fatto in questi due anni finalizzato a portare al di fuori della nostra rete stesse pratiche, energie e valori che siamo in grado di generare riusciremo proprio a partire da progetti come quello di Disorder a portare ad un'attenzione più ampia di quella raggiunta in passato la missione a cui lavoriamo. Oggi avvertiamo il bisogno di una riflessione sui modelli culturali che parta da una comprensione dei bisogni delle persone, del pubblico, delle società in cui viviamo e lo stare in rete in maniera aperta, che implica disponibilità al confronto e al conflitto, siamo convinti sia una pratica possibile ed importante all'avvio di questo percorso.

  • Che differenza c’è tra membri e partner? Come vi riunite?


La differenza tra membri e partner sta nel tipo di rapporto che lega queste due tipologie di realtà a BJCEM. I membri sono i soci dell’Associazione, vi aderiscono dietro presentazione di una formale richiesta, il loro ingresso nel network viene messo ai voti dall’Assemblea Generale e pagano una quota associativa annuale. I membri rappresentano quindi gli organi decisionali dell’Associazione stessa. Al contrario i partner non hanno alcun ruolo nella vita associativa ed il rapporto con loro si limita a delle collaborazioni su singoli progetti.

Il network, e quindi i membri dell’Associazione, si riuniscono due volte l’anno in occasione dell’Assemblea Generale. I membri che fanno parte del Consiglio di Direzione, si riuniscono invece tre volte l’anno. Le riunioni istituzionali vengono organizzate nelle città in cui operano i membri stessi, dietro disponibilità degli stessi ad ospitare l’evento.

  • Come le recenti – talvolta gravi – situazioni di blocco di collegamenti, libera circolazione delle persone od inasprimento della concessione dei visti (a cui si aggiungono frequentemente operazioni di censura nelle telecomunicazioni nei paesi interessati da rivolte e colpi di stato), in questi anni ha influenzato il vostro lavoro?



Indubbiamente il nostro lavoro ha risentito dei problemi legati alla concessione dei visti ad alcuni artisti, in particolar modo quelli provenienti dalla riva Sud del Mediterraneo. L’eccessiva burocrazia e le tempistiche necessarie per sbrigare le pratica, impediscono sempre più spesso ad alcuni artisti di poter partecipare alle nostre iniziative, privandoli, di fatto, della possibilità di viaggiare, di confrontarsi con altri artisti e fare nuove esperienze. Questo è un po' il paradosso del paradigma “Fortezza Europa” rispetto alla tante volte manifestate volontà europea di sostenere il dialogo nel Mediterraneo. Non solo è sempre più difficile entrare in Europa ma oltretutto la crisi economica e politica che molti dei nostri Paesi stanno attraversando ci fa percepire sempre meno come un'opportunità per i percorsi di crescita dei giovani della diaspora mediterranea. In questo senso va tenuto presente che anche nell'ambito dell'arte contemporanea, come in molti altri, i tanti interventi e programmi messi in campo dai paesi arabi più ricchi così come dai giganti dell'Estremo Oriente stanno velocemente costruendo una nuova geografia che noi siamo molto interessati ad esplorare.

  • Quanti artisti avete promosso sin dall’inizio della vostra attività, che budget BJCEM ha amministrato e quali i risultati tangibili sia dal lato degli artisti selezionati che da quello dei vostri sostenitori?



È difficile stabilire con precisione il numero esatto di artisti che BJCEM ha presentato e promosso in occasione della Biennale e degli altri eventi di cui si è fatta promotrice; è tuttavia possibile stimare che le presenze degli artisti si attestino attorno alle 10.000, in 29 anni di attività. I risultati sono innanzitutto la straordinaria continuità che questa rete ha saputo costruire, sottolineando il fatto che questa riesce a sostenere le proprie iniziative perché ogni partner vi contribuisce, innanzitutto garantendo la copertura delle spese per i propri artisti. A questo vanno aggiunte le innumerevoli iniziative e progetti che sono nati a partire dall'esperienza di questa rete, solo per citarne alcuni: il GAI (Associazione Giovani Artisti Italiani) nasce nell'alveo della nostra rete e ne è oggi uno dei partner principali; l'Associazione UKYA (UK Young Artist) promossa da Art Council England, nata nel 2010 anche in questo caso dall'esperienza di collaborazione con Bjcem di cui è oggi partner; lo stesso World Event Young Artist che lo scorso settembre ha concluso il programma delle Olimpiadi Culturali Londra 2012 nasce come progetto di sviluppo dalla nostra rete e punta ad avere una continuità nelle future edizioni olimpiche a partire da Rio 2016. Poi la capacità che l'evento biennale ha avuto di avviare processi di trasformazione e recupero di grandi aree nelle città in cui si è svolta, basti citare la Cavallerizza Reale a Torino e il Mattotoio di Testaccio a Roma. Per concludere con le centinaia di artisti che nella nostra Biennale hanno avuto una prima opportunità di visibilità e promozione internazionale e che da lì hanno poi costruito percorsi di successo, più recentemente pensiamo ai fratelli De Serio, presentati nell'edizione di Bari del 2008, edizione che vide anche dei giovanissimi Muta Imago oggi tra le realtà più significative del panorama dello spettacolo contemporaneo italiano.

  • Quante tappe della BJCEM sono state ospitate in Italia e dove sono state ubicate le altre più recenti?



Sono sei le edizioni della Biennale che sono state ospitate in Italia, più precisamente a Bologna (1988), Torino (1997), Roma (1999), Napoli (2005), Bari (2008) e Roma (2011) che, per la prima volta, ha ospitato la Biennale insieme ad un’altra città, Salonicco.


La Biennale 2013 ad Ancona sarà quindi la settimana edizione ospitata in Italia.

Oltre a Salonicco che, come anticipato, ha condiviso con Roma l’edizione del 2011, le edizioni della Biennale più recenti si sono tenute a Skopje (2009), Atene (2003) e Sarajevo (2001), in occasione della quale è stata istituita formalmente l’Associazione BJCEM.

  •   Qualche anticipazione sulla Biennale di Ancona?




La 16ma edizione della Biennale si terrà ad Ancona dal
6 al 9 giugno 2013, in occasione dei 2400 anni dalla fondazione della città ed ospiterà oltre 200 giovani talenti, provenienti da  oltre 30 Paesi dell’Area Mediterranea a cui si aggiungeranno alcune nuove e significative partecipazioni, che, con i loro lavori e la loro presenza animeranno le suggestive mura della Mole Vanvitelliana, sede principale dell’evento.


Mediterranea16 è un grande salto di qualità nel nostro percorso di innovazione perché coinvolge in una rete 5 gruppi di giovani curatori con diverse origini geografiche e culturali che lavoreranno alla creazione dell'evento in collaborazione con le realtà più originali e significative di Ancona e delle Marche. Ancora una volta applicando quel metodo che vede nella creazione di piattaforme di scambio tra reti locali e reti internazionali uno strumento fondamentale di produzione culturale. Inoltre il tradizionale impianto multidisciplinare si aprirà a forme inedite di collaborazione, in cui verranno coinvolti non solo giovani artisti, performer, musicisti ma nelle nostre intenzioni anche sociologi, filosofi, antropologi, creativi, urbanisti e più in generale tutte quelle persone in grado di contribuire all'elaborazione di un pensiero critico e di una proposta culturale originale.


L’attenzione alla creatività in tutte le sue forme e la volontà di creare nuove opportunità per i giovani artisti del bacino del Mediterraneo sono due dei pilastri fondanti della Biennale, da cui deriva l’impegno a garantire non solo la presenza delle opere ma degli artisti stessi, nel tentativo di contribuire a superare i problemi legati alla mobilità degli individui in un’area segnata da diversi conflitti; tema a cui BJCEM, la Città di Ancona e le Istituzioni locali sono particolarmente sensibili.


Mediterranea 16 – Biennale Giovani Artisti è un evento promosso da BJCEM ed organizzato dal Comune di Ancona e dalla Regione Marche in partenariato con il Fondo Mole Vanvitelliana, la Fondazione Teatro delle Muse, il Teatro Stabile delle Marche, la Fondazione Marche Cinema Multimedia, l’Amat, l’Arci Ancona, l’Associazione Inteatro, l’Associazione Nie Wiem, l’Associazione White Fish Tank, la Galleria Quattrocentometriquadri, l’Istituto Poliarte, la Società Cooperativa Artes.