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Basilea e oltre: temi primari tra arte, teatro, design e collezioni
data: 17-06-2015
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Intervista a Nicola Toffolini
Inventore di mondidata: 24-04-2011
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Donne senza uomini.
Installazione multimediale di Shirin Neshatdata: 01-03-2011
From time to time in Venice: giovedì 26 luglio. Sette giorni. Fuori. guida rapsodica di Venezia
Arte, musica, musei
From time to time in Venice nasce oggi. E’ una guida rapsodica di Venezia che tiene compagnia una volta alla settimana viaggiatori ed abitanti, con il meglio (of course secondo me) da fare in città perché provato e visitato e testato e scambiato (non tra laptop, ma tra chi come me ha scelto e visto e poi commenta, a piedi o in vaporetto). A Venezia si scappa molto lentamente dai feedback, gli scambi persistono e qui la vita resta orizzontale, per lo più. Quasi sempre chi performa prende il vaporetto od esce dalla stessa porta da cui entra chi ascolta.
La Fenice, palazzi inaspettati, le più belle basiliche e chiese cittadine ospitano, fino al 3 agosto, Lo Spirito della Musica di Venezia quest’anno dedicato a Giovanni Gabrielli, alla danza, a Vivaldi sacro e profano, alla musica barocca. Con il Fenix (prima assoluta di Foofwa d’Imobilité, 27 e 28 luglio a La Fenice), con i due organi della basilica dei Frari in concerto con ottoni, con la schola gregoriana (a San Moisè 27 luglio dalle 17): molti i concerti gratuiti, gli altri con ingressi dai 10 ai 50 euro. Orfani di Piazza San Marco e dei concerti open air (quest’anno il Comune ha detto no alla musica in piazza, ma curiosamente la fa usare all’Aperol via la società del Casinò, Marketing Eventi, per un flash mob), con questo festival è stato possibile scorrere in lungo e largo la città - godendo anche di due appuntamenti nel cortile di Palazzo Ducale. Non mancherà un assaggio più simbolico che altro della Piazza, il 3 agosto, a chiusura dell’evento, ore 19 con Cento Squilli a San Marco (della Venice Brass).
E’ Gilberto Gil (il 29 a La Fenice, dai 30 ai 70 euro) la star, ma non la sola della creature straordinarie disseminate tra campi, musei e teatri grazie al Venezia Jazz Festival (fino al 3 agosto, parte del più ampio e ghiotto circuito Veneto Jazz). Io sono a Punta della Dogana per Wonderbrass che passeggiano dal Campo alla piattaforma suonando street (alle 19 di sabato 28 luglio), poi alla Fondazione Querini Stampalia per Emilio Clementi (con Stefano Pilla, ingresso gratuito, il 31 luglio alle 5).
Stefano Arienti, oltre alla performance di danza a La Fenice, inaugura una personale venerdì 27 luglio, ore 21.30, al Palazzetto Tito (Dorsoduro 2826, sede della Fondazione Bevilacqua La Masa).
Settecento Veneziano a Ca’ Rezzonico con disegni e lastre di “Tiepolo Nero”, fino al 14 Ottobre: una collaborazione tra il Max di Chiasso, la casa madre del grande artista veneziano (nei magazzini di Ca’ Rezzonico un tesoro sottovalutato di sue incisioni) e l’Istituto per la Grafica di Roma (che le ha restaurate): 35 opere riunite nella serie dei "Capricci" (1733-1742) e nella serie "Scherzi di fantasia" (1743-1757) tra cui "La famiglia del contadino orientale" che tanto rimanda alla "Fuga in Egitto", autori Tiepolo senior ed il figlio Giandomenico. Immerse nella penombra estiva, le sale di Ca’ Rezzonico sono eccellenti, da vedere e rivedere in continuazione per scoprirvi sculture, arazzi e straordinari arredi in legno, porte e contrafforti.
Sì, certo. Prada, pochi metri più in là, destina un’altra straordinaria sorpresa a Ca Corner della Regina, la casa veneziana della Fondazione (che a Milano nel 2013 inaugurerà la sede tanto a lungo agognata negli spazi di una ex storica fabbrica di liquori). Una grande mostra-archivio, Small Utopia, Ars Multiplicata. Offre una straordinaria e colta cornucopia di prestiti – mai visti tutti insieme - dalle più autorevoli istituzioni e curata da Germano Celant. Mischiando arte applicata e design, video, performance e le maggiori esperienze Fluxus e dell’arte degli anni 70 e 80, ha una sezione straordinaria su Beuys. A settembre e ottobre un ciclo di performance dedicate al cinquantesimo anniversario del Festival Fluxus (accadde nel 1962 in Europa), ma sin da subito – e proprio ora che è possibile farlo in tranquillità, che la città sembra a tratti svuotarsi, consiglio la sezione audio curata da Antonio Somaini con Marie Rebecchi.
Anche questa mostra è inserita nel nuovo Vaporetto dell’Arte: un biglietto costa 24 euro, vale 24 ore e promette sconti e speedy access alle varie istituzioni che attraversa nella sua corsa. Visto spesso vuoto al contrario dell’1 e del 2, le altre linee che attraversano il canal Grande - veri e propri carri bestiame a qualsiasi ora - è l’unico vaporetto nuovo e iper-accessoriato, rosso e riconoscibile. Sono curiosa…