Materiology, la nuova edizione è nelle librerie ora

Gli autori, matériO, stampano per i tipi di Frame e Birkhauser

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17-11-2013
categorie: Libri,

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Materiology, la nuova edizione è nelle librerie ora

Gli autori, matériO, stampano per i tipi di Frame e Birkhauser

Se cercate una guida esaustiva, ragionata e completa sui materiali (utile ed adatta anche a non esperti grazie all’architettura della pubblicazione), allora la troverete, in lingua inglese francese ed olandese in Materiology – pubblicata da Frame Publishers in collaborazione con Birkhauser alla fine di ottobre di quest’anno (ISBN 978-3-03821-254-6, Euro 49.90, 380 pages).

L’olandese Frame, che aveva già stampato questo libro adesso ampliato con 36 nuove pagine e 17 nuove schede di materiali (inclusi, e non solo, litio, rari elementi della terra, celle fotovoltaiche, fluidi non newtoniani, gallio, mercurio, corno, diamanti, madreperla, pietre preziose, carbone) è lo stesso editore di Frame (noto mensile di interior), del mensile di architettura Mark e dell’innovativo Elephant, dedicato alle arti visive.

Gli autori di Materiology sono Daniel Kula ed Elodie Ternaux, ricercatori del parigino matériO, un centro informativo indipendente dedicato ai nuovi materiali ed alle produzioni innovative: sono al sesto libro con l’editore olandese.

matériO è anche una libreria (fisica) da frequentare, dove trovare migliaia di campioni; è anche un database online e un team di esperti che lavora in varie nazioni. L’esperienza di Ternaux prima come studente e poi come docente l’ha convinta del bisogno di pubblicazioni dal taglio educational come questo sui materiali e le tecnologie dedicati alle professioni creative.


Il volume è disegnato con una grafica astuta e funzionale e soprattutto è arricchito da una serie di immagini molto ben fatte (alcune assai artistiche più che tecniche): firmano la direzione artistica i creativi di Général Design. Grazie alla veste grafica e tipografica, il lettore è subito abilitato a orientarsi nel vastissimo topos dei materiali. La cosa più convincente è la divisione in capitoli: prima Families che raggruppa undici materiali molto noti, come legno, metallo, plastica (che vengono recensiti con un occhio al futuro del loro uso, accanto ad approfondite analisi sulle loro proprietà). Poi Catalogue of Materials che recensisce 127 materiali di uso comune in ordine alfabetico con immagini e testi, infine Processes che analizza le tecniche di finitura e di lavorazione di ciascun materiale incluse le evidenze dei punti deboli già citati nei capitoli precedenti. Il volume termina forse nel modo più utile per alfabetizzare: una serie di saggi sul futuro della materia, partendo dalla sua storia e da un excursus filosofico sul senso della loro evoluzione. In questa sezione, il rilievo maggiore è dato a tutti i dibattiti più frequenti in tema di consumo e produzione, come i bisogni del settore del lusso, oppure i paradossi della sostenibilità relativi alla produzione dei materiali. Dalla tavola periodica degli elementi di Mendeleyev fino alle nano particelle, dalla definizione teorica di “finitura” contro quella di “pelle” per riferirsi alla forma data in un dato momento alla superficie di un materiale data l’applicazione di un certo processo, questi saggi non solo riassumono alcune importanti intuizioni per disseminare la scienza dei materiali spiegata nelle parti precedenti, ma aiutano ad ampliare la prospettiva degli studenti o dei ricercatori nell’approccio a questo mondo ed al significato di scarsità oggi, al netto di inutili sofismi che sanno di green washing. Per immaginare un futuro domani.

Cosa ci è piaciuto di più? Il fatto di aver incluso la luce nelle famiglie di materiali, au paire di legno, cemento, etc. Ecco una citazione dagli autori per capire meglio perché: “Assoluta, elusiva, mistica e misterica, da sempre guardata come fonte di energia, la luce può essere considerata un materiale? La sua dualità onda-particella, che ancora adesso fa tanto riflettere i fisici, lascia dubbi. La luce contiene anche una fascinazione per l’intangibile fotone, questo enigmatico briciolo di energia pura, oggetto senza peso.”

Gli autori descrivono minuziosamente l’orientamento di questo caso specifico, citando la storia delle definizioni della luce e poi procedono a trattarla come fatto per gli altri materiali recensiti: descrivono la sua temperatura, l’aspettativa di vita, il modo di misurarla. Nel capitolo corrispondente della sezione Catalogue of Materials, è quindi possibile trovare la spiegazione alle note di questa scheda-materiale: l’esame di alcune forme di questa materiale come, tra gli altri, le lampade ad incandescenza, il diodo elettroluminescente.